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Il premier italiano: servono soluzioni più sostenibili dell'invio di peacekeeper europei in Ucraina

Friday 07 March 2025 - 12:50
Il premier italiano: servono soluzioni più sostenibili dell'invio di peacekeeper europei in Ucraina

Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato che l'Ucraina dovrebbe avere la sicurezza della NATO senza diventarne effettivamente membro, suggerendo che servono soluzioni più sostenibili rispetto all'invio di forze di peacekeeping europee.

"Dobbiamo pensare a soluzioni più sostenibili rispetto all'invio di forze di peacekeeping europee in Ucraina", ha affermato Meloni, intervenendo a margine di un incontro dei leader dell'UE a Bruxelles giovedì.

Ha aggiunto che sarebbe più efficace estendere le disposizioni dell'articolo 5 della NATO (la clausola di difesa collettiva che obbliga i membri a proteggersi a vicenda).

La proposta arriva mentre i leader europei cercano modi per sostenere Kiev mentre l'amministrazione del presidente Donald Trump spinge per una rapida fine della guerra, con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth che il mese scorso ha escluso l'adesione dell'Ucraina alla NATO.

È la prima volta che Meloni sostiene l'idea in termini così espliciti.

Sebbene il primo ministro italiano sia visto come un potenziale canale tra l'Europa e Trump, è improbabile che la proposta trovi il sostegno degli Stati Uniti.

"È diverso dall'aderire alla NATO, ma significa estendere la copertura di cui godono i paesi NATO anche all'Ucraina", ha affermato Meloni.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, la maggior parte dei paesi europei non intende aderire ad alcuna alleanza che preveda l'invio di truppe in Ucraina senza la partecipazione, in un modo o nell'altro, degli Stati Uniti.

Nei prossimi giorni, la Gran Bretagna e la Francia intendono presentare al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un gruppo di paesi denominato "Europa Plus", che sarebbero pronti a partecipare a un eventuale spiegamento di forze di mantenimento della pace in Ucraina e a fornire garanzie di sicurezza.

Vale la pena notare che domenica 2 marzo Londra ha ospitato un vertice informale di diversi leader europei per discutere della situazione in Ucraina e della sicurezza collettiva europea, durante il quale il primo ministro britannico Keir Starmer ha sottolineato che saranno fatti tutti gli sforzi per formare una coalizione di paesi disposti a preservare il futuro accordo di conciliazione sull'Ucraina e a garantire la pace.

Inoltre, il Servizio segreto estero russo ha riferito che l'Occidente intende schierare le cosiddette "forze di mantenimento della pace in Ucraina", composte da circa 100.000 uomini, per consentire all'Ucraina di ripristinare la sua capacità di combattimento.

L'intelligence russa riteneva che ciò avrebbe significato un'occupazione pratica dell'Ucraina.

Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha sottolineato che l'impiego di forze di mantenimento della pace può avvenire solo con il consenso di entrambe le parti in conflitto, osservando che è ancora prematuro parlare di un eventuale dispiegamento di tali forze in Ucraina.


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