Il FMI prevede una crescita del 3,9% per l'economia marocchina nel 2025
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede una crescita del 3,9% per l'economia marocchina nel 2025, in un contesto globale ancora caratterizzato dall'incertezza dovuta alle tensioni commerciali, in particolare tra gli Stati Uniti e diversi suoi partner economici. Questa previsione rimane al di sotto delle ambizioni del governo marocchino, che prevede una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 4,6% per l'anno in corso.
Le proiezioni del FMI, pubblicate dopo le consultazioni dell'Articolo IV, rimangono invariate rispetto a quelle annunciate all'inizio di questo mese. L'organizzazione internazionale attribuisce questa dinamica allo slancio generato dai nuovi progetti infrastrutturali e ai continui progressi nell'attuazione del programma di riforme strutturali. Queste riforme sono considerate essenziali per promuovere una crescita più inclusiva, resiliente e generatrice di posti di lavoro.
All'inizio di aprile, il Marocco ha ottenuto dal FMI una linea di credito flessibile (FCL) di 4,5 miliardi di dollari per un periodo di due anni. Questo strumento mira a rafforzare la resilienza del Paese agli shock economici globali e a fornire una rete di sicurezza per preservare la stabilità macroeconomica.
Nonostante le sfide che ha dovuto affrontare – la persistente siccità, un terremoto mortale nel 2023, l'impatto prolungato della pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina – il Marocco ha dimostrato una notevole forza economica. Il FMI ha sottolineato questa resilienza nella sua dichiarazione, elogiando la risposta del Paese a queste gravi crisi.
A marzo, il Marocco ha ricevuto un'ultima tranche di 496 milioni di dollari nell'ambito del Resilience and Sustainability Facility (RSF), portando l'importo totale a 1,3 miliardi di dollari. Questo sostegno mira a sostenere gli sforzi del Paese per realizzare una transizione verde e rafforzare la resilienza climatica.
Per quanto riguarda l'inflazione, il FMI prevede un tasso del 2,2% per quest'anno, con un leggero aumento al 2,3% nel 2026. Questo dato si confronta con un tasso medio di inflazione dello 0,9% nell'anno precedente, mentre a marzo 2025 l'inflazione annua ha raggiunto l'1,6%, secondo i dati dell'Alto Commissariato per la Pianificazione (HCP).
Per stimolare l'attività economica, la Banca Centrale del Marocco ha abbassato il suo tasso di interesse di riferimento di 25 punti base lo scorso marzo, portandolo al 2,25%, segnando il secondo taglio consecutivo. Questa decisione mira anche a incoraggiare la creazione di posti di lavoro.
A febbraio, il FMI aveva già esortato il Marocco a rafforzare la riscossione delle imposte, razionalizzare la spesa pubblica e ridurre i sussidi alle imprese statali. Queste raccomandazioni fanno parte delle riforme del settore pubblico in corso, tra cui la riduzione dei trasferimenti alle imprese statali nell'interesse dell'efficienza di bilancio.
Attraverso queste previsioni e il sostegno finanziario, il FMI riafferma la sua fiducia nella traiettoria economica del Marocco, sottolineando al contempo la necessità di mantenere un percorso riformista per garantire una crescita sostenibile ed equa a lungo termine.
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