L'Organizzazione Internazionale del Lavoro vota a favore dell'elevazione dello status della Palestina
Nella sua 113ª sessione a Ginevra, la Conferenza Internazionale del Lavoro ha votato venerdì ad alto livello ministeriale per promuovere la Palestina allo status di "Stato osservatore non membro" all'interno dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), abbandonando così il suo precedente status di "movimento di liberazione nazionale".
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, 386 delegati hanno sostenuto questa decisione, mentre 15 si sono opposti e 42 si sono astenuti. Questo voto segna il culmine di oltre due anni di intensi sforzi diplomatici, secondo una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinese, nonostante i tentativi di Israele di bloccare il processo attraverso un voto tripartito che coinvolge governi, datori di lavoro e lavoratori.
Il Rappresentante Permanente della Palestina presso le Nazioni Unite a Ginevra, l'Ambasciatore Ibrahim Khreisha, ha accolto con favore questo progresso come un passo significativo verso il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, in particolare il diritto all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente. Tuttavia, ha deplorato l'opposizione di alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti, che hanno votato contro la decisione poco dopo aver posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un cessate il fuoco e l'invio di aiuti umanitari a Gaza.
La Ministra del Lavoro palestinese, Inas Atari, ha espresso gratitudine ai paesi membri dell'OIL per il loro sostegno, che ha interpretato come un riconoscimento della giustezza della causa palestinese. Ha sottolineato che questo nuovo status consentirà alla Palestina di godere di diritti di osservatore più ampi ed è in linea con il suo riconoscimento da parte di altre istituzioni internazionali, tra cui l'UNESCO e l'OMS, in conformità con la Risoluzione ES-10/23 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata nel maggio 2024.
La 113ª sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro, iniziata lunedì scorso, prosegue fino al 13 giugno, con la partecipazione di delegazioni tripartite in rappresentanza di oltre 187 paesi membri dell'OIL, tra cui governi, datori di lavoro e lavoratori.
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