Il Marocco, sotto la guida di Sua Maestà il Re, sta guidando iniziative per lo sviluppo comune e la sinergia regionale e continentale
Il Regno del Marocco, attore strategico nelle regioni euromediterranee e del Golfo, sta perseguendo, sotto la guida illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI, una dinamica di sviluppo basata sulla cooperazione regionale e continentale. In apertura del Forum Economico Parlamentare di Marrakech per le regioni euromediterranee e del Golfo, il Presidente della Camera dei Consiglieri, Mohamed Ould Rachid, ha ribadito la visione del Marocco per una trasformazione economica sostenibile e integrata.
Attraverso iniziative strutturali, il Marocco si sta affermando come motore di un profondo cambiamento. La Royal Atlantic Initiative illustra questa ambizione, mirando a facilitare l'accesso dei paesi del Sahel all'Oceano Atlantico. Sfruttando le sue infrastrutture avanzate – strade, reti ferroviarie e porti moderni – il Regno fornisce ai suoi partner del Sahel una leva per la loro integrazione nel commercio globale. Questa iniziativa consentirà a oltre 95 milioni di persone di beneficiare di nuove opportunità economiche, promuovendo la diversificazione economica e la creazione di valore aggiunto locale.
Il progetto del Porto Atlantico di Dakhla rappresenta un perno strategico in questo approccio, collegando i paesi del Sahel allo Spazio Economico Atlantico e inserendosi in una catena logistica che si estende dall'Atlantico al Mediterraneo e al Golfo. Tale piattaforma offre un'opportunità commerciale senza precedenti e rafforza le dinamiche di integrazione regionale, in particolare attraverso lo sviluppo di catene del valore e l'intensificazione degli scambi commerciali.
Con lo stesso spirito, il Marocco sta collaborando strettamente con la Repubblica Federale della Nigeria alla costruzione del Gasdotto Africa-Atlantico, un ambizioso progetto volto a sviluppare le risorse energetiche africane e a garantire l'accesso all'energia ai paesi dell'Africa occidentale. Questo corridoio energetico, progettato per il trasporto di gas naturale e, in futuro, di idrogeno verde, costituirà un'importante infrastruttura per la sovranità energetica e, una volta completato, sarà la piattaforma logistica energetica più lunga al mondo.
Mohamed Ould Rachid ha sottolineato che il raggiungimento dell'integrazione economica tra la regione del Golfo e quella euro-mediterranea dipenderà dalla creazione di filiere produttive congiunte, in particolare in settori strategici come i semiconduttori, l'aeronautica, la sicurezza informatica, il cloud computing, l'archiviazione dei dati e le energie rinnovabili. Anche il capitale umano e i meccanismi di finanziamento congiunto sono pilastri essenziali di questa strategia, che prevede l'interconnessione dei mercati dei capitali, la creazione di fondi di investimento regionali e il rafforzamento della cooperazione accademica e scientifica.
Infine, il Presidente della Camera dei Consiglieri ha invitato i parlamenti a svolgere un ruolo centrale nell'attuazione della legislazione che faciliti l'integrazione regionale e la cooperazione economica. Organizzata sotto l'Alto Patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI, questa edizione del Forum mira ad analizzare le sfide e le opportunità dell'economia globale, promuovendo al contempo una visione condivisa per uno sviluppo sostenibile e reciprocamente vantaggioso tra le regioni interessate.
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