Crans Montana: lo sviluppo delle infrastrutture portuali, leva fondamentale per l’integrazione delle economie africane
Lo sviluppo delle infrastrutture portuali e la sicurezza delle rotte marittime rappresentano leve importanti per l'integrazione economica e la sovranità territoriale, hanno sottolineato i relatori di un panel organizzato venerdì a Casablanca nell'ambito del Forum di Crans Montana.
Intervenendo al dibattito sul tema "Lo sviluppo economico dei territori attraverso la sicurezza dei porti e delle rotte marittime", il capo dell'ufficio della Banca africana di sviluppo (BSA) in Marocco, Achraf Tarsim, ha sottolineato l'importanza dei corridoi economici e delle infrastrutture portuali come vettori di trasformazione strutturale in Africa.
"Non si tratta solo di facilitare il commercio, ma anche di consentire ai paesi africani di integrarsi nelle catene del valore globali", ha affermato, ricordando che l'Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA) è molto più di un impegno politico. "Si tratta di un modello di trasformazione basato su un mercato unico di 54 Paesi, che oggi contano 1,3 miliardi di abitanti e che entro il 2050 arriveranno a 2,5 miliardi", ha osservato.
Il signor Tarsim ha citato l'esempio del complesso portuale Tangier Med, che ha descritto come una "dimostrazione di successo" di un porto che ha attratto investimenti, creato posti di lavoro e aggiunto valore, accogliendo con favore anche l'attuale estensione di questa dinamica con il porto di Nador West Med.
"I porti non dovrebbero essere un fine in sé, ma piuttosto delle porte d'accesso a un sistema economico integrato", ha sottolineato, invitando l'Africa a "prendere il controllo di se stessa" di fronte a un contesto geopolitico sempre più incerto.
Da parte sua, l'eurodeputata Marie-Pierre Vedrenne ha sottolineato il ruolo strategico dei porti come "elementi di sovranità" e "cristallizzazione di tutte le sfide attuali".
"I porti sono al tempo stesso un luogo di potenzialità e vulnerabilità", ha osservato, chiedendo un migliore coordinamento tra la visione politica e le risorse assegnate agli attori sul territorio.
A questo proposito, ha affermato di essere "colpita dall'allineamento tra la visione strategica e le risorse impiegate" in Marocco, accogliendo con favore "la visione e la volontà di essere all'altezza delle ambizioni" promosse da Sua Maestà il Re Mohammed VI.
La signora Vedrenne ha inoltre auspicato una maggiore cooperazione tra il settore pubblico e quello privato, ritenendo che "l'equilibrio tra investitori, istituzioni finanziarie e autorità pubbliche resti un anello debole che deve essere rafforzato".
Questa sinergia è, secondo lei, essenziale per fare dei porti "veri e propri strumenti di proiezione di influenza, potenza economica, ma anche sovranità energetica e alimentare". Il Crans Montana Forum (FCM) 2025 ha iniziato i suoi lavori venerdì a Casablanca sul tema "Commercio internazionale dell'Africa: sicurezza marittima e protezione dei porti e delle vie navigabili". Il programma prevede dibattiti su diversi temi, sessioni di networking e una visita alle strutture dello Smart Port di Casablanca.
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