Donald Trump annuncia il ritorno dal tour in Medio Oriente con guadagni stimati di 5,1 trilioni di dollari

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito "notevole" il suo recente tour in Medio Oriente, affermando che gli Stati Uniti sono tornati con guadagni economici pari a circa 5,1 trilioni di dollari. In un discorso al Kennedy Center, Trump ha descritto il risultato come "un risultato non da poco", aggiungendo che la visita potrebbe essere una delle più riuscite mai effettuate da un presidente degli Stati Uniti.

Prima di un incontro a Capitol Hill con i membri repubblicani della Camera dei rappresentanti, Trump ha affermato che la cifra potrebbe eventualmente raggiungere i 7 trilioni di dollari. La cifra, inizialmente annunciata a 4 miliardi la settimana precedente, ha continuato a crescere nel corso dei giorni, secondo le sue dichiarazioni e quelle della Casa Bianca. Tuttavia, non ha fornito dettagli in merito alla natura esatta di questi investimenti o agli accordi conclusi con i paesi della regione.

Donald Trump, noto per aver reso popolare l'espressione "onesta esagerazione" nel suo libro The Art of the Deal, ha sottolineato che questi importi rappresentano gli impegni di investimento di diversi paesi del Golfo nell'economia americana. Ha menzionato anche il lancio di un ambizioso progetto di difesa: la costruzione di un sistema antimissile denominato "Cupola d'Oro".

In una conferenza stampa con il Segretario alla Difesa, il presidente ha affermato che questo sistema avrebbe lo scopo di proteggere gli Stati Uniti da tutte le minacce, comprese quelle provenienti dallo spazio e dai missili ipersonici. Si prevede che il progetto diventi operativo entro due anni e mezzo o tre, prima della fine dell'attuale mandato presidenziale.

Trump ha affermato che il Golden Dome sarebbe stato più avanzato del sistema di difesa israeliano noto come "Iron Dome", insistendo sul fatto che tutti i componenti sarebbero stati realizzati negli Stati Uniti. Ha stimato il costo di questo progetto a 175 miliardi di dollari. Il sistema fa parte di una strategia di difesa multistrato lanciata con decreto presidenziale a gennaio, che unisce sistemi già in atto presso il Dipartimento della Difesa con nuove tecnologie in fase di sviluppo, tra cui sensori e armi spaziali.