Firma di un protocollo d'intesa per lo sviluppo delle infrastrutture del gas in Marocco
Il Ministero dell'Interno, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dei Materiali e dell'Acqua, il Ministero della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile e cinque istituzioni e aziende pubbliche hanno firmato un protocollo d'intesa con l'obiettivo di completare il programma di sviluppo delle infrastrutture del gas nel paese.
In una dichiarazione del Ministero della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile si legge: “È stato firmato un protocollo d’accordo tra i ministeri dell’Interno, dell’Economia, delle Finanze, delle Attrezzature, dell’Acqua, della Transizione energetica e dello Sviluppo sostenibile, per lanciare la roadmap delle infrastrutture del gas”.
Il protocollo mira a rafforzare il coordinamento tra i ministeri per attuare un programma di sviluppo delle infrastrutture del gas.
Il protocollo comprende anche cinque istituzioni e aziende pubbliche: l'Agenzia nazionale dei porti, l'Ufficio nazionale dell'elettricità e dell'acqua potabile, l'Ufficio nazionale degli idrocarburi e dei minerali, la Compagnia Nador West Mediterranean e la Compagnia autostradale nazionale del Marocco.
Secondo la comunicazione, il protocollo costituisce una continuazione dell’impegno del Regno volto a rafforzare la propria sovranità energetica, decarbonizzare la propria economia e collegarla ai mercati regionali e globali.
Il protocollo, della durata di diversi anni, mira a dotare il Regno di diversi porti per l'importazione di gas naturale liquefatto, oltre a un'infrastruttura per lo stoccaggio e il trasporto del gas naturale.
Sosterrà i gasdotti che collegano i bacini che producono gas locale ai consumatori, svilupperà una stazione di importazione di gas naturale liquefatto nel porto di Nador, nel Mediterraneo occidentale, e costruirà un nuovo gasdotto che collegherà la stazione al gasdotto Maghreb-Europa (un gasdotto che collega il Marocco e l’Europa).
"Il protocollo favorirebbe, a lungo termine, l'accelerazione dello sviluppo delle energie rinnovabili, in particolare quello che il Marocco si prepara a lanciare un progetto per l'idrogeno verde e i suoi derivati", si legge nella nota.
Il Marocco sta accelerando i passi per garantire il proprio fabbisogno energetico, soprattutto perché importa il 96% del consumo attraverso fonti esterne, in coincidenza con l'aumento dei prezzi derivante dallo scoppio della guerra russo-ucraina.
Il Marocco sta lavorando per investire maggiormente nelle energie rinnovabili, oltre a stabilire partenariati nel quadro dell’idrogeno verde. Il paese è tra i primi 5 produttori di energia solare tra i paesi arabi.
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