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Hamas respinge ulteriori colloqui di cessate il fuoco a Gaza, mentre l'offensiva israeliana è in corso

Tuesday 06 May 2025 - 15:29
Hamas respinge ulteriori colloqui di cessate il fuoco a Gaza, mentre l'offensiva israeliana è in corso

Hamas ha dichiarato che avviare nuove discussioni sul cessate il fuoco è inutile mentre Israele continua le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza, che il gruppo descrive come una campagna di fame e sterminio. Basem Naim, figura politica di spicco di Hamas ed ex ministro della Salute di Gaza, ha dichiarato all'AFP che la comunità internazionale deve fare pressione sul governo del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu affinché ponga fine a quelli che ha definito crimini di fame, sete e uccisioni.

Le sue dichiarazioni seguono l'annuncio di Israele di un'operazione militare estesa a Gaza, che include piani per lo sfollamento forzato della maggior parte della popolazione. Un funzionario israeliano ha confermato che il piano prevede la conquista e il controllo prolungato della Striscia di Gaza.

Dall'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, quasi tutti i residenti di Gaza sono stati sfollati, spesso più volte. Israele ha imposto un blocco totale su Gaza dal 2 marzo, spingendo la regione in una grave crisi umanitaria. I combattimenti sono ripresi il 18 marzo, dopo la fine di una tregua di due mesi.

Martedì, la difesa civile di Gaza ha segnalato la morte di tre palestinesi, tra cui una bambina, a causa di attacchi aerei israeliani. Lo stesso giorno, l'ONU ha espresso preoccupazione per i piani di Israele, avvertendo che ulteriori azioni militari avrebbero causato ulteriori vittime civili e distruzione.

Il vice portavoce dell'ONU, Farhan Haq, ha ribadito che Gaza deve rimanere parte di qualsiasi futuro stato palestinese. Nel frattempo, la strategia di Israele prevede il trasferimento dei civili dalle zone di combattimento alla striscia di Gaza meridionale, sostenendo che ciò serve a proteggerli.

Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha criticato il piano israeliano, definendolo una violazione del diritto umanitario. Lo sfollamento forzato dei palestinesi ha riacceso il ricordo della "Nakba" del 1948, quando centinaia di migliaia di persone furono sradicate durante la creazione di Israele.

Secondo il ministero della Salute di Gaza, oltre 2.459 palestinesi sono stati uccisi dal 18 marzo, portando il bilancio totale delle vittime a 52.567. L'attacco di Hamas del 7 ottobre ha ucciso 1.218 persone in Israele, la maggior parte delle quali civili. Dei 251 ostaggi presi dai militanti, 58 rimangono a Gaza, con 34 presunti morti.


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