I Ministri degli Esteri europei invitano l'Iran a tornare ai negoziati e mettono in guardia contro un'escalation nucleare

I Ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania hanno esortato l'Iran a "tornare il più rapidamente possibile e senza precondizioni al tavolo delle trattative" in merito al suo programma nucleare, secondo una fonte diplomatica francese.

La fonte ha spiegato che Jean-Noël Barrot, David Lamy e Johann Vadepole, che hanno avuto colloqui lunedì sera con l'Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri Kaya Kallas, "hanno invitato l'Iran ad astenersi da qualsiasi elusione che possa essere in conflitto con gli interessi occidentali, da qualsiasi espansione regionale o da qualsiasi escalation nucleare", come l'interruzione della cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, il ritiro dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare o il superamento dei livelli di arricchimento consentiti.

Il Ministero degli Esteri iraniano ha riferito lunedì sera che il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, che guida i negoziati per il suo Paese, ha parlato con i suoi omologhi francese, britannico e tedesco, oltre che con Kaya Kallas.

Araqchi ha considerato l'attacco israeliano all'Iran un "colpo" alla diplomazia.

Ha affermato: "L'aggressione israeliana contro l'Iran nel bel mezzo dei negoziati (con gli Stati Uniti sulla questione nucleare) è un duro colpo per la diplomazia".

I tre paesi, insieme a Cina e Russia, sono parti dell'accordo del 2015 sul programma nucleare iraniano, dal quale il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato unilateralmente durante il suo primo mandato.

Gli Stati Uniti hanno avviato negoziati indiretti con l'Iran all'inizio dell'anno, ma hanno vacillato sulla questione dell'arricchimento dell'uranio.

Una nuova sessione negoziale era prevista per la fine della scorsa settimana ad Amman, ma è stata infine annullata alla luce dell'attacco israeliano all'Iran.

Nel frattempo, i tre ministri hanno trasmesso messaggi a Israele sulla "necessità di non colpire autorità, infrastrutture e civili" nei suoi attacchi contro l'Iran, secondo la fonte diplomatica francese.