X

seguici su Facebook

Il più grande fondo sovrano del mondo rivede i suoi investimenti nelle banche israeliane

Wednesday 04 June 2025 - 07:45
Il più grande fondo sovrano del mondo rivede i suoi investimenti nelle banche israeliane

Come conseguenza diretta dell'aggressione israeliana contro Gaza, che dura da oltre 600 giorni, le posizioni politiche occidentali stanno iniziando a cambiare, mentre alcune decisioni economiche stanno infliggendo un duro colpo all'economia israeliana. L'ultimo sviluppo proviene dal più grande fondo sovrano del mondo.

Il Consiglio Etico del fondo sovrano norvegese, il più grande fondo di investimento statale al mondo per patrimonio, ha annunciato martedì di aver condotto una rigorosa revisione dei suoi investimenti in diverse banche israeliane sospettate di essere coinvolte nel finanziamento di progetti di insediamento nei territori palestinesi occupati, secondo quanto riportato da Reuters.

Questa iniziativa giunge nel contesto della crescente pressione nazionale e internazionale sul fondo norvegese affinché adotti criteri di investimento più rigorosi, in linea con gli impegni della Norvegia ai sensi del diritto internazionale. Il fondo, che attualmente vale circa 1.900 miliardi di dollari, detiene ingenti investimenti in azioni e obbligazioni di migliaia di società in tutto il mondo, tra cui banche israeliane accusate dalle ONG di finanziare la costruzione di insediamenti. Secondo quanto riferito, queste istituzioni forniscono prestiti e linee di credito a sviluppatori e consigli locali israeliani in Cisgiordania, un'attività considerata una partecipazione diretta all'occupazione israeliana, in flagrante violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il fondo norvegese si distingue per un meccanismo di controllo unico, il "Consiglio Etico", un organismo indipendente istituito dal Ministero delle Finanze norvegese, incaricato di esaminare gli investimenti in termini di etica, diritti umani e buon governo.

In caso di serio sospetto di gravi violazioni, il Consiglio può raccomandare il ritiro o il congelamento degli investimenti nelle società interessate, come è avvenuto in passato per alcune società attive in Cina, Russia e Myanmar.

Secondo Reuters, non è stata ancora presa una decisione definitiva in merito alle banche israeliane, ma l'indagine è in corso, con particolare attenzione al loro ruolo nel finanziamento di progetti immobiliari situati in insediamenti non riconosciuti dalla comunità internazionale. Questa verifica potrebbe, secondo le stime, portare al ritiro di investimenti fino a 500 milioni di dollari.

Tuttavia, il Consiglio ha deciso di non opporsi ai continui investimenti in piattaforme globali di alloggi come Airbnb, che consentono la prenotazione di alloggi situati negli insediamenti israeliani.

Questa posizione, ritenuta contraddittoria, ha suscitato critiche da parte di organizzazioni norvegesi e internazionali, che ritengono ingiustificata la distinzione tra una piattaforma immobiliare e un istituto bancario, poiché entrambi contribuiscono a rafforzare l'insediamento negli insediamenti. Il Consiglio ha risposto che Airbnb non è direttamente coinvolta nello sviluppo delle infrastrutture o nel finanziamento delle costruzioni, ma si limita a fornire una piattaforma accessibile a tutti gli utenti.


leggi anche