L'Ungheria aprirà il primo consolato europeo nel Sahara marocchino
In un importante cambiamento diplomatico all'interno dell'Unione Europea riguardo alla questione del Sahara marocchino, l'Ungheria ha rapidamente rispettato il suo impegno nei confronti del piano di autonomia marocchino. Lunedì 12 maggio 2025, Miklós Tromler, ambasciatore ungherese a Rabat, ha visitato la città di Dakhla accompagnato da una numerosa delegazione diplomatica ed economica, in una visita dal forte significato politico, che potrebbe preannunciare l'apertura del primo consolato generale europeo nelle province meridionali del Regno.
Descritta come una visita storica, questa missione ha portato a un incontro tra l'ambasciatore e la presidente del Consiglio regionale di Dakhla–Oued Eddahab, Ynja El Khattat, nonché a un'esplorazione delle opportunità di investimento per le aziende ungheresi, in particolare nella strutturazione di progetti come il porto di Dakhla Atlantique e l'impianto di desalinizzazione dell'acqua di mare, in un clima locale favorevole alle partnership economiche estere.
Citato dall'agenzia MAP, l'ambasciatore ungherese ha dichiarato che "le aziende ungheresi desiderano insediarsi in questa magnifica regione ricca di potenziale", accogliendo con favore "l'apertura e la cooperazione delle autorità locali" favorevoli all'istituzione di partnership concrete con gli attori economici marocchini.
Questa visita è in linea con le istruzioni del ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, che ha annunciato questa iniziativa durante il suo incontro con il suo omologo marocchino Nasser Bourita a Budapest il 16 aprile 2025, ribadendo allora che il piano di autonomia marocchino costituisce l'unica base seria e realistica per una soluzione al conflitto regionale.
In questa occasione, il capo della diplomazia ungherese ha anche indicato che i servizi consolari dell'ambasciata ungherese saranno ora estesi a tutto il territorio marocchino, compreso il Sahara, suggerendo così la possibilità di aprire rappresentanze consolari in città come Dakhla o El Ayoune, come in diversi paesi africani e arabi.
Da giugno 2021, l'Ungheria è stata tra i primi paesi europei a esprimere un sostegno esplicito al piano di autonomia marocchino, attraverso una dichiarazione congiunta in cui accoglie con favore gli sforzi di sviluppo del Marocco nella regione e descrive le sue iniziative come "serie e credibili".
Ad oggi, nessun Paese europeo ha un consolato generale nelle città sahariane, nemmeno Francia o Spagna, nonostante le posizioni politiche siano sempre più orientate al riconoscimento della sovranità marocchina. In questo contesto, l'Ungheria sembra essere il candidato più avanzato per compiere questo importante passo diplomatico.
La visita di Miklós Tromler a Dakhla non rappresenta solo un forte segnale del sostegno ungherese al Marocco, ma illustra anche una scommessa strategica sul potenziale economico del Marocco meridionale, segnando forse l'inizio di un cambiamento nelle posizioni europee, a lungo caute, sulla questione.
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