Linea elettrica ad alta tensione tra Marocco e Francia
Leila Benali, Ministra della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile, ha annunciato un nuovo progetto strategico volto a collegare la città marocchina di Nador alla città francese di Marsiglia tramite una linea elettrica ad alta tensione. Questo ambizioso progetto riflette l'impegno del Marocco nel rafforzare le sue partnership europee nel settore energetico e afferma il suo ruolo crescente come partner affidabile nell'energia pulita e nella sicurezza energetica regionale.
L'annuncio di questo importante progetto è avvenuto in occasione della partecipazione del Ministro al Summit internazionale sulla sicurezza energetica tenutosi a Londra, dove sono state passate in rassegna le caratteristiche della nuova strategia nazionale per l'energia sostenibile. L'annuncio giunge alla luce degli sforzi diplomatici ed economici profusi dal Marocco per rafforzare la propria posizione di polo energetico regionale, sfruttando la sua posizione geografica strategica tra Europa e Africa.
In termini di tempistiche, si prevede che il terminale GNL di Nador sarà operativo entro la fine del 2027. Il terminale sarà dotato di un'unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) e di piattaforme di vaporizzazione direttamente collegate alla rete nazionale di gasdotti. I piani del Marocco non finiscono qui. Il regno prevede inoltre di ampliare la rete di gasdotti Maghreb-Europa per collegare nuove regioni, tra cui Tindara, Nador e Mohammedia, rafforzando così l'infrastruttura nazionale di distribuzione del gas.
D'altro canto, l'approccio nazionale all'energia si basa su tre pilastri integrati: espansione delle energie rinnovabili, miglioramento dell'efficienza energetica e rafforzamento dell'integrazione regionale con Europa e Africa. Il gas naturale è essenziale in questa fase di transizione, in quanto alternativa più pulita e flessibile alle fonti energetiche tradizionali e rappresenta un combustibile ponte verso un futuro maggiormente basato sulle energie rinnovabili.
Nell'ambito della sua ambiziosa visione futura, il Regno ha accelerato gli sforzi per raddoppiare gli investimenti nell'energia verde, puntando a raggiungere un contributo significativo del 52% da energie rinnovabili al mix elettrico nazionale entro il 2026.
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