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Nicușor Dan eletto Presidente della Romania contro il nazionalista George Simion

Monday 19 May 2025 - 12:12
Nicușor Dan eletto Presidente della Romania contro il nazionalista George Simion

Con un'inaspettata svolta, Nicușor Dan, sindaco centrista di Bucarest e fervente difensore dei valori europei, ha vinto le elezioni presidenziali rumene, battendo George Simion, candidato nazionalista di estrema destra sostenuto dal movimento pro-Trump. Con quasi il 54% dei voti, rispetto al 46% del suo rivale, Dan ha prevalso in un'elezione caratterizzata da un'affluenza record, la più alta in Romania da un quarto di secolo.

Candidato discreto ma determinato, Nicușor Dan, matematico di 55 anni, ha condotto una campagna elettorale incentrata sulla lotta alla corruzione, sul rafforzamento dei legami con l'Unione Europea e la NATO e sul mantenimento del sostegno militare all'Ucraina. Questi impegni contrastano nettamente con quelli di George Simion, un euroscettico dichiarato, favorevole a un riallineamento strategico ispirato alle politiche di Donald Trump.

George Simion, che aveva dominato il primo turno con il 41% dei voti, aveva inizialmente rivendicato la vittoria sui social media, prima di ammettere la sconfitta la sera del 19 maggio. Questo capovolgimento di rotta è stato accolto con fervore nelle strade di Bucarest, dove i sostenitori di Dan hanno scandito lo slogan: "Russia, non dimenticare, la Romania non è tua".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito "storica" ​​la vittoria di Dan, sottolineando l'importanza di una Romania stabile e impegnata a sostenere l'Ucraina. Queste elezioni, che si sono svolte lo stesso giorno del primo turno delle presidenziali in Polonia, sono viste come un segnale forte all'interno dell'Unione Europea, dove si stanno intensificando i timori di un'ascesa del populismo ispirato al modello Trump.

Mujtaba Rahman, Direttore Europa dell'Eurasia Group, vede questo come "un esempio della reazione positiva che Trump ha provocato in Europa", osservando che la crescente adesione alla retorica nazionalista sembra ora mobilitare un elettorato più moderato.

Nonostante questa vittoria, Nicușor Dan dovrà affrontare un compito arduo: trovare una maggioranza parlamentare stabile per governare, ridurre il deficit di bilancio – il più grande dell'Unione Europea – e rassicurare gli investitori internazionali. "Ci aspetta un periodo difficile, ma è necessario ripristinare le fondamenta di una società sana", ha dichiarato ai suoi sostenitori.

Queste elezioni si svolgono in un clima di tensione, quasi sei mesi dopo l'annullamento delle precedenti elezioni a causa di sospetti di interferenza russa. Il candidato di estrema destra Calin Georgescu, all'epoca favorito, è stato escluso dalla corsa, lasciando la strada aperta a Simion, che si era impegnato a nominarlo primo ministro se eletto.

La Romania, membro dell'UE e della NATO, mantiene quindi una posizione filoeuropea e atlantista in un momento in cui l'equilibrio geopolitico del continente rimane fragile. La vittoria di Dan è vista come un baluardo contro l'isolamento diplomatico e una garanzia di continuità nell'impegno di Bucarest per la sicurezza regionale.


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