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Prove concrete che l'Iran ritiene gli Stati Uniti responsabili dell'aggressione israeliana

Sunday 15 June 2025 - 14:26
Prove concrete che l'Iran ritiene gli Stati Uniti responsabili dell'aggressione israeliana
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Il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha accusato gli Stati Uniti di essere complici dei recenti attacchi israeliani contro l'Iran, affermando che queste azioni militari non avrebbero potuto verificarsi senza il consenso e il supporto americano. Intervenendo a una conferenza stampa a Teheran, Araghchi ha presentato quella che ha definito una prova chiara e documentata dell'assistenza statunitense, incluso l'uso di basi americane nella regione.

Ha inoltre osservato che l'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha apertamente ammesso di essere a conoscenza degli attacchi e ha riconosciuto che sono stati facilitati da armi e risorse statunitensi, aggiungendo che sono previsti ulteriori attacchi. "Questo rende gli Stati Uniti complici di questi attacchi e responsabili delle loro conseguenze", ha affermato Araghchi.

Nonostante abbia ricevuto messaggi ufficiali da Washington che negano il coinvolgimento negli attacchi israeliani contro i siti nucleari iraniani, Teheran rimane scettica, citando prove contrarie. Araghchi ha invitato il governo statunitense a chiarire pubblicamente la propria posizione e a condannare formalmente gli attacchi contro impianti nucleari pacifici, poiché il diritto internazionale proibisce tali atti.

Gli attacchi sono avvenuti proprio mentre Iran e Stati Uniti si preparavano al sesto round di negoziati sul nucleare, mediati dall'Oman. Araghchi ha sottolineato la determinazione di Israele a vanificare gli sforzi diplomatici.

Gli attacchi israeliani, che hanno preso di mira sia obiettivi civili che militari in tutto l'Iran, avrebbero causato almeno 80 morti, tra cui importanti comandanti militari e scienziati nucleari. L'Iran ha reagito con attacchi missilistici e con droni contro le città israeliane, causando vittime e danni alle infrastrutture.

Araghchi ha descritto il recente attacco israeliano alle infrastrutture energetiche iraniane, compresi i giacimenti di gas nella provincia meridionale di Bushehr, come un errore strategico con il potenziale di escalation del conflitto a livello regionale e globale. Teheran ha avvertito che continueranno le rappresaglie se Israele non cesserà i suoi attacchi e ha sollecitato la condanna internazionale delle azioni di Israele.

I media iraniani hanno riflesso un mix di nazionalismo e appelli all'unità nel contesto del conflitto, con i funzionari governativi che si preparano a ostilità prolungate. La vita quotidiana di Teheran è stata influenzata da misure di sicurezza, cancellazioni di voli e instabilità economica, con la valuta nazionale in forte deprezzamento dall'inizio delle ostilità.



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