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Sahara marocchino: il Senegal ribadisce il suo fermo sostegno all'Iniziativa per l'Autonomia

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Sahara marocchino: il Senegal ribadisce il suo fermo sostegno all'Iniziativa per l'Autonomia

Il Senegal ha ribadito davanti al Comitato dei 24 delle Nazioni Unite (C24) il suo continuo sostegno all'Iniziativa per l'Autonomia, presentata dal Marocco per risolvere definitivamente la controversia regionale sul Sahara marocchino.

"Vorrei riaffermare il continuo sostegno del mio Paese all'Iniziativa per l'Autonomia Marocchina, che il Consiglio di Sicurezza ha definito seria e credibile nelle sue successive risoluzioni dal 2007", ha dichiarato la Vice Rappresentante Permanente del Senegal presso le Nazioni Unite, l'Ambasciatrice Diamane Diome, durante la sessione ordinaria del Comitato, tenutasi dal 9 al 20 giugno a New York.

Ha osservato che questa iniziativa, sostenuta da oltre 118 Stati, tra cui tre membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, è rafforzata, da un lato, dai notevoli risultati ottenuti dal Marocco in materia di diritti umani, in particolare dal ruolo svolto dalle Commissioni Regionali del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani (CNDH) a Dakhla e Laâyoune, elogiato dal Consiglio di Sicurezza.

Dall'altro, è rafforzata dagli ingenti investimenti e progetti attuati dal Regno nell'ambito del nuovo modello di sviluppo per le province meridionali, che mira a stimolare lo sviluppo sostenibile, proteggere l'ambiente e promuovere la cultura locale, contribuendo così all'emancipazione della popolazione e al miglioramento dell'indice di sviluppo umano nella regione, ha aggiunto il diplomatico senegalese.

Il signor Diome ha inoltre accolto con favore il pieno rispetto del cessate il fuoco da parte del Marocco e la sua continua cooperazione con la MINURSO, esortando le altre parti a ripristinare il cessate il fuoco in conformità con la risoluzione 2756 del Consiglio di Sicurezza.

Ha inoltre chiesto una migliore collaborazione con l'UNHCR e il WFP per garantire una gestione ottimale dei diritti fondamentali delle popolazioni nei campi di Tindouf, in particolare la libertà di espressione e di associazione, l'accesso agli aiuti umanitari internazionali e la loro registrazione in conformità con il diritto internazionale umanitario, il mandato dell'UNHCR e le raccomandazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Il relatore ha inoltre sottolineato gli sforzi dell'Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara marocchino, volti a facilitare la ripresa del processo politico sotto l'egida esclusiva delle Nazioni Unite, invitando al contempo i principali attori di questa controversia regionale a dimostrare un maggiore impegno per la ripresa delle discussioni al tavolo delle tavole rotonde al fine di raggiungere una soluzione politica realistica e duratura.

Il diplomatico ha infine ribadito il pieno sostegno del Senegal all'integrità territoriale del Regno del Marocco e alla sua piena sovranità sulle province meridionali, ricordando l'apertura di un Consolato Generale a Dakhla da parte del suo Paese il 5 aprile 2021.


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