Sicurezza delle merci: Marocco e Stati Uniti rafforzano la loro cooperazione strategica
Il Direttore Generale dell'Amministrazione delle Dogane e delle Imposte Indirette (ADII), Abdellatif Amrani, e il Direttore Esecutivo delle Operazioni Internazionali e di Consulenza presso la U.S. Customs and Border Protection (CBP), Donald Conroy, hanno firmato martedì a Rabat la Dichiarazione di Principi, confermando l'adesione della dogana marocchina al programma statunitense Container Security Initiative (CSI).
Questo passo segna un importante passo avanti nella cooperazione doganale tra Marocco e Stati Uniti, basata sulla fiducia reciproca e sull'obiettivo comune di proteggere la catena di approvvigionamento facilitando al contempo gli scambi commerciali, contribuendo così alla sicurezza e alla prosperità economica di entrambi i Paesi, secondo una dichiarazione congiunta di ADII e CBP.
Sulla base dell'Accordo bilaterale di mutua assistenza amministrativa del 2013, il nuovo accordo quadro estende ora il sistema CSI, implementato nei principali hub marittimi mondiali, ai porti marocchini, che si uniranno alla rete di porti del Mediterraneo già certificati CSI, tra cui Algeciras (Spagna), Marsiglia (Francia) e Gioia Tauro (Italia), ha aggiunto la stessa fonte.
Nato dalla lungimirante visione di Sua Maestà il Re Mohammed VI di fare del Marocco un hub di riferimento, in particolare in ambito portuale, Tanger Med è da diversi anni un centro logistico chiave in grado di competere con i più grandi porti del Mediterraneo, si legge nel comunicato stampa.
La certificazione CSI conferma ora questo status, offrendo tempi di sdoganamento e costi associati ancora più controllati, a garanzia di una maggiore fiducia e attrattività per armatori, investitori internazionali, esportatori e tutti gli attori commerciali ed economici che operano nella regione. Il Sig. Amrani ha ricordato che questo progetto affonda le sue radici nelle discussioni iniziali tenutesi nel dicembre 2012 a Washington durante il 3° Comitato misto Marocco-Stati Uniti. "Con questa adesione, affermiamo il nostro impegno a coniugare sicurezza e scambi commerciali senza interruzioni, consolidando al contempo lo status di Tangier Med come hub sicuro di livello mondiale", ha affermato.
Da parte sua, il Sig. Conroy ha sottolineato che questa "Dichiarazione di Principi firmata oggi rafforza una partnership basata sulla fiducia, l'innovazione e la responsabilità condivisa di proteggere la nostra comunità globale".
Queste dichiarazioni illustrano la visione proattiva condivisa dalle due amministrazioni partner: implementare un modello di sicurezza basato sull'analisi e la profilazione del rischio.
Espandendo la rete CSI, le amministrazioni doganali marocchina e statunitense stanno rafforzando la profilazione e l'analisi predittiva delle merci ad alto rischio prima della spedizione, contribuendo così a combattere efficacemente le minacce e a garantire la protezione dei consumatori e dei cittadini di entrambe le nazioni. Alla cerimonia della firma hanno partecipato la Sig.ra Aimee Cutrona, Incaricata d'Affari presso l'Ambasciata degli Stati Uniti in Marocco, il Sig. Idriss Aarabi, Direttore Generale dell'Autorità Portuale di Tangeri Med, e il Sig. Timothy Stone, Addetto Regionale responsabile delle Dogane, oltre ad alti funzionari dell'ADII, del CBP e dell'Ambasciata.
leggi anche
Ultime notizie
- 14:44 G7, Meloni: “De-escalation sì, ma Putin non può essere mediatore”
- 14:42 Nasser Bourita: "L'autonomia è oggi l'unica via accettabile per il Sahara"
- 14:09 Un rapporto spagnolo prevede un'imminente risoluzione della questione del Sahara marocchino e lo smantellamento del fronte separatista
- 14:00 Ministro degli Esteri italiano: Siamo costretti a rafforzare la nostra sicurezza a causa dell'aggressione russa e di altre minacce.
- 13:15 Marocco e Kazakistan uniscono le forze contro l'estremismo religioso
- 12:29 A New York, Amina Bouayach sottolinea il ruolo centrale delle istituzioni nazionali per i diritti umani
- 11:45 Ambasciatore del Guatemala in Marocco: Dakhla, una porta d'accesso tra Africa e America Latina