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Trump mette in guardia Musk dalle conseguenze di un potenziale sostegno al Partito Democratico

15:30
Trump mette in guardia Musk dalle conseguenze di un potenziale sostegno al Partito Democratico

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un severo avvertimento al miliardario Elon Musk, mettendolo in guardia dal sostenere il Partito Democratico. In un'intervista con NBC News, in onda domenica, Trump ha dichiarato: "Se lo fa, ne pagherà il prezzo". La dichiarazione segna una forte escalation nella frattura pubblica tra i due personaggi, un tempo considerati stretti alleati.

Scontro sulle politiche economiche

Le conseguenze derivano dai disaccordi sulla radicale legge fiscale e di spesa di Trump, recentemente presentata dalla sua amministrazione repubblicana. Musk, che si è pubblicamente opposto alla legge, sostiene significativi tagli alla spesa per affrontare il crescente deficit di bilancio degli Stati Uniti. La proposta di Trump, tuttavia, aumenterebbe il debito nazionale, suscitando critiche sia da parte di Musk che del Partito Democratico.

Il conflitto si è protratto per diversi giorni, con i due uomini che si sono scambiati frecciatine. Alla domanda se ritenesse il suo rapporto con Musk irreparabile, Trump ha risposto: "Presumo di sì". Ha inoltre sottolineato di non avere alcuna intenzione di riconciliarsi con il CEO di Tesla, affermando di essere troppo impegnato con altre questioni.

Musk cancella il post sui legami con Epstein

La tensione tra Trump e Musk si è intensificata quando il miliardario ha condiviso un post controverso sulla sua piattaforma social, X, sostenendo che il nome di Trump apparisse in documenti segreti relativi allo scandalo Jeffrey Epstein. Musk ha poi cancellato il post sabato, sebbene avesse già attirato una notevole attenzione pubblica.

Musk ha anche proposto di formare un partito politico centrista, sostenendo che Trump non avrebbe mai vinto la presidenza senza il suo sostegno finanziario. Queste affermazioni hanno spinto Trump a considerare pubblicamente la possibilità di tagliare contratti e sussidi governativi per le aziende di Musk, tra cui Tesla e SpaceX. Pur ammettendo di avere "il diritto di farlo", Trump ha chiarito che non è stata ancora intrapresa alcuna azione formale.

Da alleato ad avversario

Musk è stato un tempo un importante sostenitore di Trump, contribuendo, secondo quanto riferito, con oltre 250 milioni di dollari alla sua campagna presidenziale. Fino alla fine di maggio, Musk ha anche presieduto l'agenzia governativa per l'efficienza istituita da Trump per attuare controversi tagli al bilancio e riduzioni di personale. Tuttavia, la loro alleanza si è rapidamente deteriorata, e l'attuale faida sottolinea il divario politico e personale tra due delle figure più influenti al mondo.


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