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Washington riesamina le sue forniture di armi all'estero: l'Ucraina non è la sola a essere colpita

12:15
Washington riesamina le sue forniture di armi all'estero: l'Ucraina non è la sola a essere colpita

La Casa Bianca ha confermato che la revisione delle forniture di armi statunitensi all'estero non riguarda solo l'Ucraina, ma si estende a tutti i Paesi che ricevono aiuti militari statunitensi. La portavoce Caroline Leavitt lo ha chiarito durante una conferenza stampa, descrivendo il processo come una "revisione di routine" condotta dal Pentagono.

"Si tratta di un blocco temporaneo per rivalutare le spedizioni e garantire che ogni consegna sia in linea con gli interessi delle forze armate statunitensi", ha affermato, senza specificare una data di fine della revisione.

Secondo il New York Times, Washington ha sospeso le spedizioni di diverse armi all'Ucraina, tra cui missili Patriot, munizioni di precisione GMLRS, missili guidati Hellfire e sistemi di difesa aerea portatili Stinger, a causa della diminuzione delle scorte strategiche statunitensi.

Anna Kelly, un'altra portavoce della Casa Bianca, ha confermato questa sospensione parziale alla NBC, specificando che la decisione mira a "mettere al primo posto gli interessi americani".

Nonostante ciò, il presidente Donald Trump ha assicurato il 3 luglio che gli Stati Uniti continueranno a fornire supporto militare all'Ucraina, tenendo conto delle priorità di difesa nazionale.

Da parte russa, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha risposto affermando che ridurre o interrompere le forniture di armi occidentali all'Ucraina "avvicina la fine del conflitto", suggerendo che questo cambiamento potrebbe modificare l'equilibrio del conflitto russo-ucraino.


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