I prezzi del petrolio scendono tra le preoccupazioni globali sul rallentamento della crescita

I prezzi del petrolio sono scesi leggermente durante le contrattazioni di lunedì, a causa di una serie di dati economici globali che hanno indebolito la fiducia degli investitori, nonostante i guadagni registrati nella settimana precedente.

Il prezzo del greggio statunitense West Texas Intermediate è sceso a 61,98 dollari al barile, mentre il prezzo del greggio internazionale Brent è sceso a 64,87 dollari, in un contesto di crescente cautela nei mercati.

Questo calo è attribuito principalmente alla decisione di Moody's di declassare il rating del debito sovrano degli Stati Uniti, sollevando interrogativi sul futuro dell'economia americana, soprattutto alla luce dell'accumulo di debito sovrano, che ha superato i 36 trilioni di dollari.

Nel frattempo, i dati ufficiali provenienti dalla Cina hanno mostrato un significativo rallentamento della produzione industriale e della crescita delle vendite al dettaglio, sollevando preoccupazioni circa le prospettive di ripresa economica della seconda economia più grande del mondo.

Tuttavia, la scorsa settimana i prezzi del petrolio sono aumentati di oltre l'1%, spinti dall'accordo temporaneo tra Stati Uniti e Cina per sospendere la guerra commerciale per 90 giorni.

L'accordo prevedeva anche una significativa riduzione delle tariffe sulle importazioni, dando così una spinta temporanea ai mercati.

In questo contesto, Priyanka Sachdeva, analista senior di Philip Nova, ha spiegato che l'ultima mossa di Moody's getta un'ombra pesante sul panorama economico statunitense, anche se non ha un impatto diretto sulla domanda di petrolio. Ha tuttavia sottolineato che il calo della propensione al rischio degli investitori è un fattore psicologico che esercita indirettamente una pressione sui prezzi dell'energia.

Al contrario, nonostante il rallentamento, i dati sulla crescita industriale cinese sono stati leggermente migliori del previsto, alimentando una speranza che si possa evitare una recessione economica diffusa. Tuttavia, la strada da percorrere resta irta di sfide, sia per i mercati energetici che per l'economia globale in generale.