Il Marocco lancia il programma “Creatori di videogiochi” per formare 40 giovani allo sviluppo di giochi elettronici
Nell’ambito della sua ambizione di posizionarsi come hub regionale per l’industria dei videogiochi, il Marocco ha lanciato l’innovativo programma “Video Game Creator” destinato a formare 40 giovani marocchini alle professioni di sviluppo di giochi elettronici. Questo programma di formazione, istituito dal Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, si svolge presso l'Università Internazionale di Rabat e fa parte di un'ambiziosa strategia volta a rendere il Marocco un attore importante in questo settore in forte espansione.
Il programma, che si svolge da gennaio a ottobre 2025, mira a rafforzare le competenze tecniche e manageriali dei partecipanti nel campo dello sviluppo di videogiochi. Attraverso questo progetto, il Marocco spera non solo di rafforzare il proprio know-how locale ma anche di generare ricavi stimati in 30 miliardi di dirham (circa 3 miliardi di dollari), ovvero l'1% del mercato globale dei videogiochi.
Il ministro della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, Mohamed Mehdi Bensaid, ha sottolineato che questo programma fa parte di un piano strategico globale che comprende la creazione della prima città dedicata all'industria dei videogiochi. Questo progetto, attualmente in trattative con quattro grandi aziende internazionali, dovrebbe vedere la luce nei prossimi due anni con un investimento previsto di 260 milioni di dirham.
Il programma è realizzato in collaborazione con l’Ambasciata francese in Marocco, nell’ambito di un accordo firmato lo scorso ottobre sotto gli auspici del re Mohammed VI e del presidente francese Emmanuel Macron. Questa iniziativa mira a strutturare e sostenere l'industria culturale e creativa nel campo dei videogiochi, rafforzando al tempo stesso la cooperazione culturale e tecnica tra i due paesi.
La partnership si basa anche sulle competenze della scuola ISART Digital, una delle migliori istituzioni al mondo nello sviluppo di videogiochi, che fornisce formazione accademica di qualità. Inoltre, l'Università Internazionale di Rabat ospita questa formazione, mentre l'Istituto Superiore delle Professioni Audiovisive e Cinematografiche fornisce le risorse logistiche necessarie.
I partecipanti beneficeranno di borse di studio a copertura delle tasse universitarie, nonché di opportunità lavorative al termine del percorso formativo, che rappresentano una leva per l'inserimento professionale dei giovani talenti. Il programma prevede anche soluzioni di alloggio e supporto logistico per rendere la vita più facile agli studenti durante il corso.
Allo stesso tempo, questo progetto fa eco a un desiderio più ampio di ridurre la fuga dei cervelli offrendo opportunità locali ai giovani talenti. Il Ministro Bensaid ha quindi espresso la speranza che questo programma contribuisca ad invertire la tendenza, attirando e trattenendo le competenze marocchine in un settore creativo e in espansione.
Da parte sua, Agnès Omrozyan, consigliere per la cooperazione culturale presso l'ambasciata francese, ha sottolineato che i videogiochi sono una piattaforma che integra tecnologia, creatività e diversità culturale, offrendo allo stesso tempo opportunità ai giovani. Ha aggiunto che questa iniziativa è parte integrante della cooperazione tra i due paesi nel settore culturale.
Carine Hubillard, direttrice fondatrice della scuola ISART Digital, ha elogiato l'eccezionale potenziale del Marocco di diventare un attore chiave nel settore dei videogiochi, non solo in Africa ma anche a livello globale. Ha sottolineato la ricchezza della cultura e dei talenti marocchini, che costituisce un vantaggio competitivo in questo campo creativo.
Questo ambizioso programma apre quindi la strada a un’industria dei videogiochi dinamica e sostenibile in Marocco, contribuendo alla sua posizione di leader regionale e globale in questo settore innovativo. Grazie a questo tipo di iniziative, il Marocco continua a diversificarsi economicamente e a investire nei settori creativi e tecnologici del futuro.
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