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The Daily Telegraph: Fez... Una città magica dove la storia incontra la spiritualità
Sabato, il Daily Telegraph ha elogiato il fascino del centro storico e della medina di Fez, dove il passato si fonde con il presente attraverso l'artigianato, la storia e la spiritualità.
Il Museo Batha, un ex palazzo circondato da giardini andalusi, ha catturato per primo l'attenzione del giornale, descrivendolo come un luogo che abbraccia più di mille anni di storia, ripercorrendo il percorso di dinastie e migrazioni, nonché lo sviluppo della scienza e dell'artigianato.
Sotto i soffitti in legno dai colori vivaci, i visitatori scoprono "antichi astrolabi, manoscritti medici miniati, caftani ricamati in oro e le più raffinate zellij", a testimonianza dell'eccellenza intellettuale e artistica della città.
Il giornale mette inoltre in risalto le figure di spicco della città, da Moulay Idriss II a Fatima al-Fihri, "la donna che fondò l'Università di al-Qarawiyyin più di duecento anni prima della prima università europea".
Da Bab Boujloud a Talaa El Kebira, abbondano scene di vita quotidiana, offrendo l'opportunità di ammirare l'antico orologio ad acqua medievale, le madrase Bou Inania e Attarine, prima di raggiungere il mercato dei profumi vicino alla Zawiya di Moulay Idriss II, dove "l'aria è profumata di incenso, candele e acqua di rose".
L'articolo del Telegraph si conclude nei giardini di Jnan Sbil, durante il Festival Mondiale di Musica Sacra, dove "sufi senegalesi e ballerini di flamenco spagnoli cantano sotto le lanterne, accompagnati dal fruscio delle foglie".
Il quotidiano afferma che questa scena è "bellissima, accattivante e ineguagliabile", sottolineando che Fez, con la sua cultura, la sua cucina e il suo artigianato, "è una macchina per viaggiare nel tempo e nello spazio, che premia chi rallenta e si sforza di immergersi nelle sue profondità".