TikTok chiede il rinvio del potenziale divieto negli Stati Uniti mentre cerca la revisione della Corte Suprema
Lunedì TikTok ha chiesto a una corte d'appello federale di impedire all'amministrazione Biden di applicare una legge che potrebbe portare a un divieto sulla popolare piattaforma fino a quando la Corte Suprema non avrà esaminato la sua contestazione allo statuto.
Il deposito legale è stato effettuato dopo che un collegio di tre giudici della stessa corte si è schierato con il governo la scorsa settimana e ha stabilito che la legge, che richiede a TikTok di disinvestire dalla sua società madre con sede in Cina o di affrontare un divieto già dal mese prossimo, era costituzionale.
Se la legge non verrà annullata, sia TikTok che la sua società madre ByteDance, che è anche un querelante nel caso, hanno affermato che la popolare app verrà chiusa entro il 19 gennaio 2025. TikTok ha più di 170 milioni di utenti americani che sarebbero interessati, hanno affermato le aziende.
Nella loro documentazione legale di lunedì, gli avvocati delle due società hanno scritto che anche se una chiusura durasse un mese, ciò causerebbe a TikTok la perdita di circa un terzo dei suoi utenti giornalieri negli Stati Uniti.
La società perderebbe anche il 29% delle sue entrate pubblicitarie "globali mirate" totali per il prossimo anno, nonché talenti poiché i dipendenti attuali e potenziali cercherebbero lavoro altrove, hanno scritto.
"Prima che ciò accada, la Corte Suprema dovrebbe avere l'opportunità, in quanto unica corte con giurisdizione d'appello su questa azione, di decidere se riesaminare questo caso eccezionalmente importante", si legge nella documentazione.
Non è chiaro se la Corte Suprema si occuperà del caso. Ma alcuni esperti legali hanno affermato che è probabile che i giudici intervengano sul caso poiché solleva nuove questioni sulle piattaforme dei social media e su quanto lontano potrebbe spingersi il governo nei suoi obiettivi dichiarati di proteggere la sicurezza nazionale.
Il presidente eletto Donald Trump, che ha cercato di vietare TikTok l'ultima volta che è stato alla Casa Bianca, ha affermato di essere ora contrario a tale azione.
Nella loro documentazione legale, le due società hanno sottolineato le realtà politiche, affermando che un'ingiunzione avrebbe fornito un "modesto ritardo" che avrebbe dato "il tempo alla nuova amministrazione di determinare la sua posizione, il che potrebbe mettere in discussione sia i danni imminenti sia la necessità di una revisione della Corte Suprema".
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