- 22:40Il Presidente della FIFA definisce il Marocco uno dei centri calcistici mondiali
- 17:15Ministro dell'Interno italiano: la mafia sfrutta i migranti minorenni per spacciare droga
- 17:00Ritiro degli Stati Uniti dal Regolamento Sanitario Internazionale (RSI): Trump respinge gli emendamenti dell'OMS in nome della sovranità nazionale
- 16:08Il modello di sviluppo del Marocco nelle province meridionali riceve elogi dagli Stati Uniti
- 14:54Boeing e Alphavest Capital istituiranno cinque centri aerospaziali in Marocco
- 14:25Marocco, un hub strategico in piena espansione sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI
- 13:50Il Marocco, sotto la guida di Sua Maestà il Re, occupa un posto di rilievo sulla scena internazionale
- 12:29Riavvicinamento marocchino-mauritano... Una nuova dinamica nelle relazioni bilaterali
- 12:00Il FMI mette in guardia dalle persistenti tensioni commerciali e dal loro impatto sulla ripresa globale
Seguici su Facebook
Arrestato a Torino Elmahdi Halili, il terrorista-filosofo dell’Isis
E’ stato arrestato questa mattina dalla polizia di Torino Elmahdi Halili, 29enne di origine marocchina, con l’accusa di partecipazione ad associazione terroristica internazionale. Al termine di un’articolata indagine condotta dalla Digos torinese e coordinata dalla Procura, è emerso che l’uomo, già condannato nell’anno 2019 con sentenza divenuta irrevocabile nel 2022, per aver partecipato all’organizzazione terroristica ‘Stato Islamico’ , sia nel suo periodo di detenzione carceraria sia successivamente dopo essere tornato in libertà, avrebbe dichiarato con orgoglio di continuare ad appartenere all’Isis, paventando più volte propositi bellicosi e violenti.
Elmahdi Halili sarebbe l’autore dei primi testi di propaganda jihadista scritti in italiano: per lui l’accusa è di associazione terroristica dello Stato Islamico. Era già stato arrestato nel 2015 e nel 2018 quando viveva a Lanzo, in provincia di Torino, per i suoi legami con il Daesh e le sue campagne di radicalizzazione e proselitismo sul web.
A seguito delle condanne inflittegli gli era stata tolta la cittadinanza italiana, ma quando fu scarcerato a fine luglio del 2023 non era stato espulso per sopravvenuti motivi burocratici.
Durante la sua permanenza in carcere il marocchino avrebbe ulteriormente radicato il suo fondamentalismo, assumendo atteggiamenti violenti in un crescendo all’interno del carcere e tornato il libertà. Dall’inchiesta della polizia è emersa la sua volontà di continuare ad appartenere all’Isis e il proposito di passare all’azione, contenuto in messaggi divenuti noti agli investigatori.