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Il Gambia chiede la piena adesione palestinese alle Nazioni Unite

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Il Gambia chiede la piena adesione palestinese alle Nazioni Unite
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Il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e dei Gambiani all'Estero del Gambia, Seedy Keita N'jie, ha lanciato mercoledì un appello urgente alla comunità internazionale affinché ponga fine al blocco di Gaza e consenta l'immediata consegna di aiuti umanitari. Ha denunciato la situazione nell'enclave palestinese come una "catastrofe umanitaria, una pulizia etnica e uno sfollamento forzato".

Intervenendo alla vigilia dell'80ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prevista per settembre a New York, il Ministro degli Esteri gambiano ha esortato gli Stati membri ad adottare la "Dichiarazione di New York" e il suo allegato, considerati un passo decisivo verso la piena adesione palestinese alle Nazioni Unite.

Il Ministro ha accolto con favore l'iniziativa franco-saudita volta a costruire un consenso internazionale a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina e dell'attuazione della soluzione dei due Stati. Ha ribadito l'impegno di Banjul nei confronti della coalizione globale guidata da Riyadh per far progredire questo processo.

Pur sottolineando che il suo Paese, che attualmente detiene la presidenza della 15a Conferenza al Vertice Islamico dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OCI), continuerà a mobilitare il sostegno internazionale, N'jie ha ribadito che "l'adesione della Palestina all'ONU e la soluzione dei due Stati sono obiettivi inscindibili che devono essere raggiunti congiuntamente".

Ha inoltre accusato le forze israeliane di "crimini di guerra, genocidio e sfollamenti forzati", in particolare contro i bambini, denunciando il blocco dei convogli umanitari come una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario e delle Convenzioni di Ginevra.

Infine, il Ministro ha accolto con favore lo svolgimento a Gedda della 21a Riunione Straordinaria dei Ministri degli Esteri dell'OCI, considerandola una risposta tempestiva alla gravità della crisi palestinese.



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