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L’elettrico è arrivato al capolinea
L’Asia procede a colpi di ribassi per travolgere l’Occidente, la Tesla la segue e crolla in borsa
Parliamo del passaggio dai motori tradizionali a quelli elettrici, più green e sostenibili.
Sembra che i giudici della Corte dei conti Ue, abbiano messo in discussione le auto elettriche, affermando che le batterie sono troppo costose da produrre e la dipendenza dall’estero è troppo pericolosa.
In sostanza, hanno affermato che a medio termine sarà impossibile essere competitivi.
In concreto, dalle colonnine per il rifornimento, alla produzione delle batterie, per noi è una corsa tutta in salita e con queste affermazioni si può comprende che l’elettrico è arrivato al capolinea.
I grandi marchi europei delle auto tradizionali, hanno investito talmente tanti soldi nell’elettrico, che molti di loro salteranno per aria per aver ascoltato le frottole dei manager Yes Man super ubbidienti ai leader della globalizzazione.
Il consumatore non è più disposto a spendere una fortuna per viaggiare in automobile e ritorna in auge, a un costo accettabile, la macchina “Del Popolo” proposta dai leader politici del passato.
L’elettrico ha bisogno di materie prima che l’Europa non possiede e alcuni scienziati affermano che attraverso le auto “pulite”, non è scontato che si riduca sensibilmente l’inquinamento nelle Città.
A tutto questo si aggiunge una “guerra dei prezzi” tra Occidente e Oriente che farà diminuire sensibilmente gli utili.
Su questo piano, l’Occidente non può vincere, perché la Cina si è accaparrata le materie prima comprando mezza Africa e per il momento dominano il settore grazie ai costi di produzione infinitamente più bassi dei nostri.
Tesla, ha deciso di abbassare i prezzi per essere maggiormente attrattiva nei confronti di chi si è convinto a viaggiare elettrico per salvare il Pianeta e non si accorge che stà sbagliando.
Elon Musk, ha deciso un taglio di 2mila dollari rispetto al prezzo delle vetture cinesi, ma la Borsa gli ha regalato un calo azionario del 6%.
Una decisione che ha innescato una perdita per tutti i player asiatici: “Li Auto -8,3%, Nio – 1,66%, Xpeng - 2%”.
Su lo stesso piano anche gli altri marchi.
Noi Italiani abbiamo sempre vinto per una materia prima che non si può comprare che si chiama “Intelligenza” e la lotta con Stellantis va conclusa invitando Elkann ad andarsene in Francia con tutta la famiglia.
Al suo posto finanziamo la Tyota a venire da noi e con lei realizziamo l’auto trainata ad acqua per metterci in tasca il mondo…