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L'Unione Europea riafferma la sua fiducia strategica nel Marocco
Il 1° ottobre 2025, il Parlamento europeo si prepara a votare un nuovo accordo commerciale con il Marocco, che includerà i prodotti delle province meridionali. Frutto di intensi negoziati condotti tra il 10 e il 15 settembre, questo accordo segna una svolta diplomatica importante e conferma che l'Unione Europea ora tratta il Regno come un'entità unitaria.
In concreto, i prodotti di El Aaiún, Dakhla e di tutte le città del Sahara marocchino beneficeranno degli stessi vantaggi doganali delle altre esportazioni marocchine. Questa decisione pone fine ai tentativi di contestarlo orchestrati da Algeri e dal Fronte Polisario presso le corti e le lobby europee.
Al di là dell'aspetto tecnico, si tratta di un riconoscimento implicito del ruolo strategico del Marocco per l'Europa, in materia di sicurezza, migrazione, energia e sviluppo sostenibile. Questa scelta illustra il ruolo centrale del Regno nella stabilità regionale.
Per l'Algeria, il fallimento è stato clamoroso: nonostante le ingenti spese per mobilitare avvocati e agenti di influenza a Bruxelles, le sue manovre non sono riuscite a cambiare la posizione europea. Il Polisario, da parte sua, ha subito un'ulteriore battuta d'arresto. L'Unione Europea non ne riconosce più la rappresentatività e ora ritiene che l'unica soluzione credibile alla controversia sia l'iniziativa marocchina per l'autonomia sotto la sovranità nazionale.
Confermando il suo partenariato con Rabat, l'Europa ha scelto la via del realismo e della cooperazione. Il Marocco, rafforzato dalla sua unità nazionale, si afferma come un alleato affidabile, mentre l'Algeria e il Polisario sprofondano in una crescente emarginazione.