- 16:00Trump denuncia perdite commerciali "colossali" e promette misure per difendere gli interessi americani
- 15:15Verso un accordo commerciale transatlantico: Bruxelles e Washington sulla strada giusta, secondo l'UE
- 15:11Deputato italiano: disumanità e interesse personale mettono a tacere il governo su Gaza
- 14:30Il Marocco al centro di un partenariato strategico con Cina e Unione Europea per lo sviluppo dell'industria verde
- 14:00Sir Liam Fox: Il Regno del Marocco, un partner chiave del Regno Unito
- 13:47Il Marocco rafforza la sua partnership con l'AIEA per integrare i piccoli reattori modulari nella sua transizione energetica
- 13:06Bitcoin batte i record e raggiunge il massimo storico di 123.091 dollari
- 12:15Il premier italiano lancia l'allarme: guerra commerciale in Occidente
- 11:30Re Mohammed VI accoglie con favore la Festa Nazionale francese e riafferma la forza del partenariato strategico con Parigi
Seguici su Facebook
Tayani: Siamo in dialogo con l'Iran
Il ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Taiani, ha confermato che “non è vero che non abbiamo condotto un dialogo con l'Iran”, in quanto “non tutti i Paesi hanno una rappresentanza diplomatica a Teheran, tanto che noi rappresentiamo anche il Canada, che è uno dei paesi più grandi del G7”.
Il ministro Tayani ha spiegato martedì, durante un’audizione davanti alle commissioni miste affari esteri di Camera e Senato a Roma, che “non abbiamo mai interrotto il dialogo (con Teheran), al punto che grazie ad esso abbiamo potuto riportare a Roma Alicia Piperno, arrestata dai Pasdaran durante le manifestazioni contro il regime.
Su un altro livello, il Ministro degli Esteri ha affermato: “Per l’Italia, il movimento Hamas non ha posto nel futuro governo della Striscia di Gaza”, indicando che “l’unico modo è che l’Autorità nazionale palestinese riformata ritorni nella Striscia di Gaza, con adeguato sostegno internazionale”.
Il capo della diplomazia italiana ha dichiarato: “Il nostro governo crede nella necessità di arrivare in tempi brevi e concreti alla costituzione di uno Stato palestinese, che riconosca Israele e che Israele riconosca allo stesso tempo”. Ha concluso aggiungendo: “Ma una soluzione efficace e sostenibile a due Stati deve emergere dai negoziati tra le due parti”.