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Tragedia in Sudan: una frana uccide oltre 1.000 persone in Darfur
Oltre 1.000 persone sono state uccise domenica da una frana nel Sudan occidentale, secondo un gruppo ribelle che controlla la zona.
La frana, avvenuta in seguito a forti piogge, ha distrutto un villaggio nella zona dei Monti Marra, nel Sudan occidentale, lasciando un solo sopravvissuto, ha dichiarato il Movimento/Esercito di Liberazione del Sudan (SLM).
"Le prime informazioni indicano la morte di tutti gli abitanti del villaggio, stimati in oltre 1.000 persone, con un solo sopravvissuto", si legge nel comunicato.
Il movimento, che controlla l'area situata nella regione del Darfur, ha fatto appello alle Nazioni Unite e alle agenzie umanitarie internazionali affinché aiutino a recuperare i corpi delle vittime. Il villaggio "è stato completamente raso al suolo", si legge nel comunicato.
I filmati condivisi dal notiziario dei Monti Marra mostrano un'area spianata tra le catene montuose e un gruppo di persone che sta perlustrando la zona.
La guerra civile sudanese, giunta al terzo anno, ha gettato il Sudan in una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con carestia dichiarata in alcune parti del Darfur.
I combattimenti tra l'esercito sudanese e le Forze paramilitari di Supporto Rapido si sono intensificati in Darfur, soprattutto a El Fasher, da quando l'esercito ha preso il controllo della capitale, Khartoum, a marzo.
L'area dei Monti Marra si è trasformata in un centro di sfollamento per le famiglie sfollate in fuga dai combattimenti a El Fasher e nei dintorni. L'SLM è rimasto per lo più fuori dai combattimenti, ma controlla parti della catena montuosa più alta del Sudan.
Il governatore del Darfur, Minni Minnawi, allineato all'esercito, ha definito la frana una "tragedia umanitaria che va oltre i confini della regione".
"Facciamo appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con urgenza e forniscano supporto e assistenza in questo momento critico, perché la tragedia è più grande di ciò che il nostro popolo può sopportare da solo", ha dichiarato in una nota.
Gran parte del Darfur, compresa l'area in cui si è verificata la frana, rimane in gran parte inaccessibile alle organizzazioni umanitarie internazionali a causa dei combattimenti in corso, il che limita gravemente la fornitura di assistenza umanitaria urgente.
I combattimenti hanno ucciso decine di migliaia di persone e causato milioni di sfollati, di cui circa 4 milioni solo nella capitale.
Negli ultimi mesi si segnalano centinaia di morti e i civili di El Fasher affermano che i paramilitari stanno attualmente conducendo il loro assalto più feroce di sempre contro la capitale dello stato del Darfur settentrionale.
La guerra è stata segnata da atrocità, tra cui omicidi e stupri a sfondo etnico, secondo le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani. La Corte penale internazionale ha dichiarato di stare indagando su presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità.