Elezioni presidenziali anticipate in Corea del Sud: gli elettori si recano alle urne per eleggere il nuovo capo di Stato

Martedì mattina gli elettori sudcoreani si sono recati alle urne per eleggere il nuovo presidente, in un'elezione anticipata indetta in seguito all'impeachment di Yoon Suk-yeol. L'ex presidente è stato rimosso dall'incarico dopo aver tentato di imporre la legge marziale, innescando una grave crisi politica.

I seggi elettorali hanno aperto alle 6:00 ora locale (21:00 GMT di lunedì) e rimarranno aperti fino alle 20:00 (11:00 GMT) in tutto il Paese. Si prevede che circa 44,4 milioni di cittadini voteranno per eleggere il nuovo capo di Stato. Secondo la Commissione Elettorale Nazionale, oltre 15 milioni di elettori hanno già votato anticipatamente il 29 e 30 maggio, raggiungendo un'affluenza record del 34,7% per le elezioni presidenziali.

Il favorito in queste elezioni è Lee Jae-myung, leader dell'opposizione di centro-sinistra, sconfitto di misura da Yoon Suk-yeol nel 2022. Un sondaggio Gallup condotto prima del voto gli ha assegnato il 49% dei voti, rispetto al 35% di Kim Moon-soo, candidato conservatore del People Power Party (PPP), il partito politico dell'ex presidente Yoon.

Entrambi i candidati principali hanno concentrato le loro campagne sulla ripresa economica, con particolare attenzione allo sviluppo dell'intelligenza artificiale, considerata una leva strategica per la competitività della Corea del Sud.

In materia di sicurezza, Lee Jae-myung sostiene una diplomazia "pragmatica" di fronte ai cambiamenti geopolitici, mentre Kim Moon-soo promette di rafforzare le capacità di deterrenza del Paese contro le minacce nucleari provenienti dalla Corea del Nord.

Inoltre, entrambi i candidati concordano sulla necessità di riformare la Costituzione per sostituire il mandato presidenziale unico di cinque anni con un sistema di due mandati di quattro anni ciascuno. Il vincitore delle elezioni potrebbe essere annunciato entro la mezzanotte di Seul e l'insediamento avverrebbe immediatamente, senza alcun periodo di transizione.