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Energia: il Marocco accelera la transizione dal gas naturale all'idrogeno verde

08:35
Energia: il Marocco accelera la transizione dal gas naturale all'idrogeno verde

Di fronte agli imperativi della decarbonizzazione e della sovranità energetica, il Marocco sta ristrutturando radicalmente il suo modello energetico. Stanno emergendo due fattori chiave: il gas naturale per la stabilità immediata e l'idrogeno verde per prepararsi a un futuro a basse emissioni di carbonio.

Impegnato in un'ambiziosa transizione energetica, il Marocco pone il gas naturale e l'idrogeno verde al centro della sua strategia di diversificazione. Al fine di ridurre le emissioni e garantire l'approvvigionamento, il Regno mira ad aumentare la quota di gas naturale al 30% del suo mix energetico entro il 2030.

Questa scelta fa parte di una strategia multisettoriale integrata, che combina investimenti su larga scala, partenariati pubblico-privati ​​e sviluppo di infrastrutture critiche. L'obiettivo: rafforzare l'indipendenza energetica nel rispetto degli impegni climatici.

Alla 16a Conferenza sull'Energia di Ouarzazate, la Ministra della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile, Leila Benali, ha ribadito l'ambizione del Marocco annunciando un invito a manifestare interesse per lo sviluppo delle infrastrutture del gas a livello nazionale.

Questo programma include la costruzione di un terminale di gas naturale liquefatto (GNL) presso il porto di Nador West Med, nonché la creazione di una rete di gasdotti che collegherà il terminale al gasdotto Maghreb-Europa (GME). Questa rete alimenterà centrali elettriche esistenti e future, nonché diverse zone industriali tra Mohammedia e Kenitra. Infine, sarà interconnessa ai futuri terminali sulla costa atlantica e collegata al progetto del gasdotto Africa-Atlantico attraverso il porto di Dakhla.

La capacità prevista di quest'ultimo è di 30 miliardi di m³ di gas naturale all'anno, metà dei quali sarà destinata all'esportazione verso l'Europa, grazie ai collegamenti esistenti con il GME.

Allo stesso tempo, il Marocco sta attivamente strutturando il suo settore dell'idrogeno verde. Diversi consorzi internazionali sono già stati selezionati nell'ambito dell'iniziativa nazionale per promuovere la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili. Questo successo dimostra un modello competitivo conforme agli standard internazionali, supportato da una forte attrattività territoriale.

Entro il 2030, il Paese punta ad aumentare la propria capacità di produzione di energia rinnovabile a 120 GW e ad attrarre ingenti investimenti nel settore dell'idrogeno verde, con un obiettivo cumulativo di 300 miliardi di dollari.

In questa trasformazione, il gas naturale è visto come una soluzione di transizione essenziale. Stabilizza la rete, compensa l'intermittenza delle energie rinnovabili e garantisce la sicurezza dell'approvvigionamento, contribuendo al contempo alla riduzione immediata delle emissioni di CO₂.

L'idrogeno verde, da parte sua, apre prospettive a lungo termine, in particolare attraverso lo sviluppo di ammoniaca verde per l'industria dei fertilizzanti o la sua graduale iniezione nelle infrastrutture del gas (miscelato). Il progetto del gasdotto che collega la Nigeria al Marocco dovrebbe, in questo senso, svolgere un ruolo strutturante.

A lungo termine, l'ambizione è chiara: fare del Marocco una piattaforma industriale verde. Il Paese mira ad attrarre settori ad alta intensità energetica, come la produzione di acciaio a basse emissioni di carbonio, prodotti chimici a basse emissioni di carbonio e materiali edili sostenibili. Questa ambizione si basa sulla co-localizzazione strategica di infrastrutture energetiche e industriali, unita al rafforzamento delle capacità nazionali in ambito logistico, formativo e produttivo.

Questa trasformazione richiederà ingenti risorse finanziarie. La sola tabella di marcia dedicata alle energie rinnovabili, che include 20 GW di idrogeno verde, mobiliterà oltre 500 miliardi di dirham in investimenti cumulativi. Solo per i prossimi cinque anni, sono già previsti oltre 27 miliardi di dirham per rafforzare le reti e integrare l'energia pulita.

Una cosa è certa: lo Stato da solo non sarà in grado di realizzare questa transizione. Affidarsi a un mix di finanziamenti, che combina partner pubblici, privati ​​e internazionali, sta diventando imperativo.

Tra risposta immediata e anticipazione del futuro, il Marocco sta tracciando un percorso chiaro. Il gas naturale garantisce la stabilità a breve termine, mentre l'idrogeno verde apre la strada all'industrializzazione a basse emissioni di carbonio. Questa strategia è decisamente focalizzata su innovazione, resilienza e competitività energetica.


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