G7 in Canada: Meloni protagonista nella crisi del Mediterraneo, Trump e Macron
Nel culmine del G7 tenutosi a Kananaskis, in Canada, Giorgia Meloni è diventata una figura centrale nel panorama internazionale. Tra bilaterali strategici, momenti personali e siparietti diplomatici, la premiere italiana ha confermato il suo ruolo di ponte tra le sponde dell’Atlantico in un momento di forti tensioni globali.
Un'immagine tra le più iconiche è quella di come è stato incontrare l'ex presidente americano Donald Trump, che ha fatto una pantomima al Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge. In un recente convegno il leader ha discusso i principali dossier internazionali, con particolare attenzione all'escalation tra Israele e Iran e alla situazione in Medio Oriente. È anche oggetto delle relazioni economiche tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea, con l’impulso comune di rafforzare la cooperazione transatlantica.
Meloni ha anche scelto di condividere momenti più personali, pubblicando sui social una foto insieme alla figlia Ginevra, che ha accompagnata nel trasferimento. "La mia forza è maggiore. Ovunque. Sempre", ha scritto, sottolineando la dimensione umana della leadership.
Non manca un suono in questo momento di tensione e diplomazia silenziosa. Un video trasmesso da Fox News ha mostrato un'aggressione ingannevole tra Meloni ed Emmanuel Macron. Lui presiede il francese, ascolta la bottiglia per non dover decifrare le telecamere, comunica per essere visibile al primo italiano, reagisce per prendersi cura della guardia e portarsi una mano sulla fronte.
Allo stesso tempo, Meloni ha aperto il suo dialogo con l'altro leader del G7. A differenza del primo ministro canadese Mark Carney, del britannico Keir Starmer e del presidente canadese Friedrich Merz, consolidando successivamente il rapporto bilaterale in una disputa internazionale sempre più instabile.
L'aggravarsi della crisi israelo-iraniana, con la possibilità di un intervento diretto degli Stati Uniti e qui la situazione di salvezza della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, l'ha resa ancora più delicata. In questo clima, Meloni ha risposto all'urgente necessità di fermare l'incendio a Gaza e di confermare l'adozione di nuovi prodotti commerciali.
Il G7 canadese ha dunque accolto Giorgia Meloni non solo come leader nazionale, mia collaboratrice di primo piano nella gestione della sua crescente crisi internazionale.
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