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Il Marocco dà il buon esempio all'Africa mentre gli aiuti esteri diminuiscono, afferma un rapporto

Wednesday 04 June 2025 - 18:35
Il Marocco dà il buon esempio all'Africa mentre gli aiuti esteri diminuiscono, afferma un rapporto

Mentre i finanziamenti esteri all'Africa continuano a diminuire, il Marocco sta emergendo come un esempio guida di come i paesi possano fare maggiore affidamento sulle proprie risorse per sostenere lo sviluppo, afferma un nuovo rapporto della Fondazione Mo Ibrahim.

Il rapporto afferma che il Marocco è uno dei pochi paesi africani che è riuscito a rafforzare la propria capacità finanziaria interna nonostante un forte calo degli aiuti esterni.

Secondo il rapporto, l'assistenza pubblica allo sviluppo per l'Africa è diminuita di circa il 38%, mentre il continente riceve solo il 2,8% dei finanziamenti globali per il clima.

Al contrario, il Marocco ha compiuto progressi significativi. Le rimesse dei marocchini residenti all'estero hanno raggiunto circa 11,8 miliardi di dollari nel 2023, posizionando il paese al terzo posto in Africa in termini di volume di rimesse.

Questi fondi stanno svolgendo un ruolo crescente nel sostenere l'economia nazionale.

Il rapporto evidenzia inoltre il Fondo d'Investimento Mohammed VI come uno strumento importante per il finanziamento sovrano in Africa.

Il fondo svolge un ruolo chiave nel sostenere progetti infrastrutturali e di sviluppo industriale.

Poiché i sistemi finanziari globali rimangono diseguali, con l'Africa che detiene solo il 6,5% del potere di voto nel Fondo Monetario Internazionale, nonostante rappresenti il ​​19% della popolazione mondiale, paesi come il Marocco si stanno rivolgendo a soluzioni locali.

Il rapporto afferma che il Marocco sta lavorando per diversificare i suoi metodi di finanziamento, tra cui l'uso di obbligazioni della diaspora e partenariati pubblico-privati ​​più forti, soprattutto nei settori dell'energia e del clima.

Il rapporto auspica un cambio di strategia in tutta l'Africa, suggerendo che i paesi puntino a reperire tra il 75% e il 90% dei loro finanziamenti per lo sviluppo dall'interno.

Questo cambio di strategia implicherebbe riforme del sistema fiscale, una base imponibile più ampia e una migliore governance.


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