X

seguici su Facebook

Il prezzo dell'oro supera i 3.200 dollari per la prima volta a causa delle tensioni commerciali globali

Friday 11 April 2025 - 12:00
Il prezzo dell'oro supera i 3.200 dollari per la prima volta a causa delle tensioni commerciali globali

Venerdì i prezzi dell'oro hanno raggiunto un massimo storico, toccando per la prima volta i 3.200 dollari l'oncia, spinti dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalla debolezza del dollaro statunitense sui mercati valutari globali. Questo picco record per il metallo prezioso si verifica in un periodo di crescente incertezza economica globale, con timori di recessione e crescenti aspettative di un taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve statunitense nella prima metà dell'anno.

Il prezzo dell'oro è salito dell'1,4%, raggiungendo i 3.220,15 dollari l'oncia, il massimo storico, dai 3.175,59 dollari di inizio sessione. Il giorno prima, il metallo giallo aveva già registrato un forte rialzo del 3,1%, segnando il suo secondo guadagno consecutivo, stimolato dal calo dell'inflazione statunitense a marzo e dal continuo intensificarsi delle tensioni commerciali.

Dall'inizio della settimana, i prezzi dell'oro sono aumentati di quasi il 6,0%, avviandosi verso la migliore performance settimanale del 2025, a dimostrazione del clima di preoccupazione che grava sui mercati globali. Il commercio internazionale tra Washington e Pechino è tornato alla ribalta questa settimana dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un aumento dei dazi sui prodotti cinesi dal 104% al 125%, accusando Pechino di violare le regole del commercio globale.

Secondo una dichiarazione della Casa Bianca, i dazi totali sulle importazioni cinesi hanno raggiunto il 145 percento, di cui il 125 percento è costituito da dazi diretti e un ulteriore 20 percento precedentemente imposto per questioni legate al contrabbando di fentanyl. Nonostante Trump abbia concesso alla maggior parte dei Paesi una proroga fino al prossimo luglio, la situazione ha continuato a peggiorare, amplificando l'incertezza sul futuro del commercio globale e della crescita economica.

In risposta, la Cina ha imposto tariffe punitive dell'84% sui prodotti americani, affermando di essere pronta ad "affrontare un'escalation fino alla fine". Il governo cinese ha anche convocato una riunione di emergenza per discutere misure di stimolo, come l'abbassamento dei tassi di interesse e il sostegno all'economia locale, per affrontare le sfide future e sostenere la valuta cinese.


leggi anche