Trump deride l'attacco iraniano e rivendica la distruzione dei siti nucleari di Teheran
Durante un discorso tenuto venerdì in occasione di una celebrazione nazionale per l'approvazione di una nuova legge fiscale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che l'Iran aveva precedentemente informato gli Stati Uniti della sua intenzione di lanciare missili in rappresaglia per gli attacchi statunitensi contro i suoi impianti nucleari.
Con il suo caratteristico tono sarcastico, Trump ha affermato che gli iraniani lo avevano contattato "rispettosamente" per chiedere il permesso di lanciare 14 missili contro una base statunitense in Qatar. Ha scherzato dicendo che gli avevano risposto: "Fatelo pure".
Secondo Trump, questi missili, pur essendo "di alta qualità e molto veloci", sono stati tutti "facilmente intercettati". Ha colto l'occasione per elogiare l'operazione militare statunitense, che ha descritto come un completo successo, che ha portato alla completa distruzione degli impianti nucleari iraniani.
L'ex presidente ha descritto dettagliatamente le risorse impiegate per questo attacco: oltre 30 velivoli da rifornimento aereo avrebbero supportato i caccia e i bombardieri B2 avrebbero svolto un ruolo decisivo nell'esecuzione degli attacchi mirati. Ha anche affermato che l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) aveva confermato la distruzione del programma nucleare iraniano.
Trump ha poi annunciato un progetto denominato "Gold Belt", un'iniziativa volta a fornire agli Stati Uniti un sistema di protezione dalle minacce esterne. Ha inoltre elogiato i piloti e i tecnici coinvolti nell'operazione, che, a suo dire, avrebbero partecipato alle celebrazioni del 4 luglio alla Casa Bianca.
Criticando la CNN, che ha nuovamente definito "falsa", Trump ne ha criticato la copertura mediatica, accusandola di minimizzare gli sforzi dell'esercito americano. Ha insistito sul fatto che il mondo intero, Cina inclusa, stava osservando questo attacco americano e ha decantato la superiorità dell'arsenale militare statunitense.
Fedele al suo stile, Trump ha colto l'occasione per criticare il suo successore, Joe Biden, dichiarando che "gli Stati Uniti erano, solo pochi mesi fa, lo zimbello del mondo", prima di riacquistare credibilità sulla scena internazionale.
Ha inoltre annunciato che i partner NATO degli Stati Uniti hanno concordato di aumentare il loro bilancio per la difesa di oltre mille miliardi di dollari.
Infine, ha indicato che è stato aperto un canale di negoziazione tra Washington e Teheran, specificando che il suo inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sta supervisionando le discussioni. "Penso che vogliano incontrarci. So che lo vogliono. E se necessario, li incontrerò", ha concluso.
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