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I prezzi dell'oro aumentano mentre il dollaro scende
Mercoledì i prezzi dell'oro sono aumentati notevolmente, sostenuti dal calo del dollaro statunitense, mentre gli investitori attendevano nuovi dati sull'inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti per dicembre.
Questo sviluppo segue la pubblicazione, martedì, di dati ufficiali che mostrano un aumento inferiore alle attese dell'inflazione dei prezzi alla produzione su base mensile.
I futures sull'oro con consegna a febbraio sono saliti dello 0,73%, ovvero di 19,7 dollari, a 2.702 dollari l'oncia. Anche il prezzo spot dell'oro è aumentato dello 0,22%, attestandosi a 2.682,99 dollari l'oncia.
Al contrario, i future sull'argento con consegna a marzo sono saliti dello 0,97% a 30,645 dollari l'oncia. Il prezzo spot del platino è sceso dello 0,43% a 938,15 dollari l'oncia.
L'aumento dei prezzi dell'oro è avvenuto parallelamente al calo dello 0,21% dell'indice del dollaro, attestatosi a 109 punti, il che ha contribuito a ridurre il costo dell'acquisto di oro in altre valute.
Tali misure sono state introdotte dopo che i dati hanno mostrato che l'inflazione annuale dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è aumentata al 3,3% a dicembre, dal 3% di novembre, sebbene l'aumento mensile sia stato limitato allo 0,2%, una cifra inferiore alle previsioni dello 0,4%.
I dati hanno attenuato i timori che la Federal Reserve rallenterà il ritmo dei tagli dei tassi di interesse quest'anno, nonostante la solidità del mercato del lavoro e dell'attività economica persista.
Gli investitori attendono con ansia la pubblicazione, più avanti nel corso della giornata, dei dati sull'inflazione dei prezzi al consumo; le previsioni indicano un'accelerazione dell'inflazione annuale al 2,9% dal 2,7% di novembre.