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Trump accusa Zuckerberg di cospirazione nel suo nuovo libro 'Save America'
Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, non nasconde la sua profonda animosità nei confronti di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. Nel suo prossimo libro, intitolato "Save America", Trump non usa mezzi termini e minaccia apertamente Zuckerberg con l'ergastolo, accusandolo di cospirazione. Questi commenti, rivelati da Politico, evidenziano l'amarezza dell'ex presidente, che crede di essere stato tradito dal leader di Facebook.
Odio alimentato dall’esclusione da Facebook
L'animosità di Trump nei confronti di Zuckerberg è stata esacerbata dalla sua esclusione da Facebook dopo l'attacco al Campidoglio nel gennaio 2021. Sebbene sia stato reintegrato sulla piattaforma, Trump sostiene che Zuckerberg lo ha deliberatamente spostato da "numero 1" a "nessuno" cancellando il suo account . Questo risentimento è pienamente espresso nel suo libro, dove accusa Zuckerberg di cospirare contro di lui pur essendo ipocritamente cortese durante le cene.
Accuse di cospirazione e frode elettorale
Trump si spinge oltre insinuando che Zuckerberg sia in parte responsabile della presunta frode elettorale di cui sostiene di essere vittima, sebbene tali accuse non siano mai state provate. L’ex presidente sottolinea le donazioni di 420 milioni di dollari fatte da Zuckerberg e sua moglie, Priscilla Chan, attraverso la loro fondazione per sostenere le infrastrutture elettorali, che secondo Trump hanno facilitato la manipolazione a favore del suo avversario, Joe Biden.
Minacce e sorveglianza
In un passaggio particolarmente virulento del libro, Trump afferma di monitorare da vicino le azioni di Zuckerberg, minacciando di farlo imprigionare se commetterà qualsiasi reato durante le prossime elezioni. Questa retorica si inserisce in un contesto di diffusa sfiducia tra i repubblicani e i sostenitori di Trump, che accusano Facebook e altre piattaforme Meta di moderazione abusiva e parziale nei loro confronti.
Un clima di sfiducia e divisioni
Gli attacchi di Trump riflettono un clima di crescente tensione tra le piattaforme dei social media e alcuni segmenti del pubblico americano. In risposta, Mark Zuckerberg ha espresso rammarico per la "pressione" esercitata dall'amministrazione Biden per moderare alcuni contenuti legati al Covid-19, tentando così di prendere le distanze dalle accuse mosse da Trump e dai suoi sostenitori.