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Washington valuta diverse opzioni militari di fronte alla crisi venezuelana
Secondo le informazioni pubblicate dal New York Times, l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha elaborato diversi scenari militari per affrontare la situazione in Venezuela, con l'intensificarsi delle tensioni con il regime di Nicolás Maduro.
Secondo i funzionari citati dal quotidiano, queste opzioni includevano attacchi mirati contro unità militari fedeli a Maduro, nonché piani per prendere il controllo di giacimenti petroliferi strategici nel Paese. Tuttavia, Donald Trump non ha ancora preso una decisione definitiva in merito alla potenziale attuazione di queste strategie.
Il quotidiano indica che il presidente statunitense stava subendo crescenti pressioni da parte di diversi suoi consiglieri, favorevoli a un approccio più aggressivo per rovesciare il regime chavista. Alcuni di loro avrebbero chiesto al Dipartimento di Giustizia di fornire un quadro giuridico che potesse giustificare un intervento militare al di là delle limitate operazioni già condotte contro imbarcazioni sospettate di traffico di droga.
Secondo il New York Times, questi pareri legali includevano persino la possibilità di autorizzare azioni direttamente mirate a Nicolás Maduro, senza l'approvazione formale del Congresso o una dichiarazione di guerra.
Interrogato in merito in un'intervista al programma "60 Minutes" della CBS, Donald Trump ha attenuato le speculazioni, affermando: "I giorni di Maduro come presidente sono contati", prima di aggiungere: "Dubito che ci sarà una guerra contro il Venezuela. Non credo".
Queste rivelazioni servono a ricordare le crescenti tensioni tra Washington e Caracas all'epoca, segnate da una politica di intensa pressione diplomatica, economica e militare americana sul regime di Nicolás Maduro, che gli Stati Uniti consideravano illegittimo.